martedì 11 dicembre 2007

Istruzioni di sicurezza: ANSI standard oppure normativa ISO?

Di seguito riportato la traduzione dalla questione del forum tedesco cptec

"... per un cliente scriviamo manuali d'uso per impianti industriali. Ora si sta pensando di esportare gli impianti anche negli USA.
Per il layout delle istruzioni di sicurezza esistono gli standard ANSI Z535 (USA) e ISO 3864 (internazionale).
Esiste una fonte attendibile, una legge negli USA che impone l'uno oppure l'altro standard?

Possiamo utilizzare il layout delle istruzioni di sicurezza secondo la ISO anche per il mercato USA? ..."

La mia risposta:

"Entrambi i documenti: ANSI.. come ISO ... sono normative e quindi sono raccomandazioni. La loro applicazione non è vincolante.
E' poco probabile di trovare una legge che imponga l'applicazione della normativa. Soltanto le sentenze giudiziarie possono rafforzare il vincolo dell'applicazione delle normative.

La HSC offre targhe di sicurezza che uniscono le specifiche delle normative: ANSI Z535.2 e ISO 3864 in una versione aromonizzata. Il simbolo del pericolo statunitense all'interno del triangolo giallo della UE all'interno del layout della targhetta con il messaggio testuale.

Lo ritengo un buon compromesso. I simboli statunitensi solitamente sono più incisivi. Gli elementi grafici aggiunti: il triangolo UE, il safety alert symbol e il signal word panel degli USA non dovrebbero creare disturbo, dove non sono raccomandati. Meglio ancora se effettua dei test di comprensibilità come descritto nella ANSI Z535.2.

Fino qua per quanto riguarda la questione delle targhe di sicurezza. Un po' più complesso sono le istruzioni di sicurezza nel manuale d'uso:

La difficoltà di scrivere una istruzione di sicurezza che possa andare bene per gli USA e la UE al mio parere non consiste nelle diversità delle specifiche di alcune normative o linee guide.

La vera difficoltà consiste nella ingenuità e nelle minore conoscenze degli utilizzatori statunitensi.
Questo vale sia per i consumatori che per gli utilizzatori professionali.

Il contenuto di una istruzione di sicurezza "europea" quindi deve essere arricchita per gli USA.
Niente deve essere preso per scontato senza verifica. Anche qui consiglio di fare dei test con degli utilizzatori."

2 commenti:

Luigi Muzii ha detto...

Per quello che vale, la mia opinione è che le soluzioni proposte siano entrambe inadeguate.
Ho imparato che il primo dovere di un redattore tecnico deve essere quello di avere il massimo rispetto per l'utente. Questo rispetto dovrebbe manifestarsi nel rispetto delle norme nazionali innanzitutto e nell'affidamento di un incarico così delicato come quello descritto a un esperto locale che meglio conosce esigenze e abitudini.
Pochi, per esempio, sanno che le ISO 3864 trova miglior applicazione, in Italia nelle UNI 7543: solo perché esiste una norma internazionale non vuol dire che quelle nazionali siano da buttare, o no?
Ad maiora

Anonimo ha detto...

Caro Luigi,

innanzi tutto ti ringrazio del commento. Con questo blog vorrei coinvolgere altri professionisti del settore. Sono lieto di esserci riuscito.

Tornando al post:

"...Ho imparato che il primo dovere di un redattore tecnico deve essere quello di avere il massimo rispetto per l'utente..."

Sono pienamente d'accordo. Put the reader first! Per questo motivo ho consigliato di testare sia la segnaletica che le istruzioni di sicurezza da parte degli utilizzatori.

Il loro possibile contributo al riguardo è molto alto. Chi meglio degli utilizzatori possono valutare la comprensibilità e la completezza del loro manuale? Infatti nella ANSI Z535.2 si trovano le procedure su come effettuare questi test.

Questo non esclude il coinvolgimento di altri esperti in loco. Anzi gli esperti in loco dovrebbero già essere stati coinvolti dal produttore nella fase progettuale per adeguare il prodotto (ancora prima del manuale) alle norme nazionali, alle aspettative ed alle abitudini dei utilizzatori ecc.

Credo che non siamo tanto distanti nelle nostri opinioni.

Sull'ultimo punto vorrei contribuire ad una maggiore chiarezza:

Ci sono delle organizzazioni normative a diversi livelli:

nazionali (Italia): UNI, CEI
europeo: EN
internazionale: ISO

La UNI è membro del comitato della EN e anche della ISO.

Una norma EN entra in vigore con la sua pubblicazione. Tutti le organizzazioni membri della EN hanno l'obbligo di recepirla.
Devono pubblicarla e devono ritirare norme nazionali sullo stesso argomento. esempio EN 62079 che in Italia è diventata la CEI EN 62079.

Questo obbligo non esiste per una norma ISO. UNI può recepirla oppure no. In effetti in Italia la norma UNI 7543 (rev. 2004) continua ad essere in vigore.

Spero di avermi espresso con chiarezza.

maggori info: http://www.uni.com/uni/controller/it/chi_siamo/abc_normazione/nascita_norma_marzo.htm

saluti